Intervista a Carola Susani per “Il dio delle genti” (Minimum Fax, 2025) – Capitolo Zero: Ep.5 del videopodcast a cura di Loredana Cefalo

Ep.5 Carola Susani, autrice di “Il dio delle genti” (Minimum Fax, 2025).

“Il dio delle genti” di Carola Susani si presenta come l’ultimo episodio di una trilogia che attraversa la storia italiana dagli anni ’50 ai giorni nostri. L’autrice tesse una trama dove la narrazione storica si fonde con una dimensione onirica, che sfiora il surreale. 

Al centro di questo racconto c’è la figura enigmatica di Italo Orlando, un personaggio quasi spettrale, la cui esistenza sembra oscillare tra realtà e allucinazione collettiva. Italo non è un semplice protagonista, ma una sorta di amuleto, un’entità che catalizza fortuna o sfortuna, agendo non attraverso la parola, ma attraverso i ricordi e le visioni della voce narrante. 

​Il romanzo è raccontato da Piera, una ragazza perseguitata dal senso di colpa per la morte del fratello e dei suoi amici, a causa del crollo di una palestra. La sua ricerca della verità funge da filo conduttore, aprendo un “vaso di Pandora” di segreti, illegalità e tradimenti che si sono infiltrati nelle vite dei personaggi e che, con il tempo, sono stati normalizzati a tal punto da essere considerati “parte del paesaggio”. 

​Uno degli aspetti più notevoli e disturbanti del libro è il modo in cui l’autrice affronta una relazione simil- amorosa tra la protagonista ancora diciassettenne e Ignazio, un amico cinquantenne del padre, coinvolto nella vicenda di cronaca. La relazione è descritta come un misto di curiosità sessuale e di vendetta contro i genitori che sembrano accettare tacitamente questa relazione, come se fosse una conseguenza naturale del trauma subito da Piera. Questo atteggiamento di arrendevolezza e disattenzione da parte degli adulti, che sembrano più preoccupati per le loro cause legali e le loro responsabilità che per la salute mentale della ragazza, solleva un’importante riflessione sulla negligenza emotiva, tematica cara all’autrice che non manca, nella sua lunga carriera, di racconti incentrati sull’infanzia e l’adolescenza disagiate e abbandonate. 

​Lo stile di Carola Susani è un notevole punto di forza del libro. Il suo linguaggio è impeccabile e descrive con precisione i luoghi e le condizioni di vita dei personaggi. Il lessico informale contribuisce a rendere i dialoghi autentici e vividi, riflettendo accuratamente il contesto sociale e culturale. 

​Il tono del libro oscilla tra il drammatico e il nostalgico, a volte con una voce narrante che si mostra distaccata, quasi estranea agli eventi che racconta, la cui voce trasla fra i ricordi e le testimonianze degli altri personaggi, che fanno come da ponte di verità ed emozioni. Questo espediente narrativo, in cui Piera sembra realizzare veramente la sua storia solo attraverso il racconto di terzi, crea una distanza che rende la narrazione ancora più efficace. 

​Il dio delle genti, pur trattando argomenti crudi e complessi, lascia il lettore con degli interrogativi aperti e inquietanti: è possibile che la sofferenza di un’adolescente possa essere così ignorata fino a quando non si manifestano segni evidenti di un grave disagio? E ancora, è possibile che la verità scomoda e il dolore passano volontariamente in secondo piano, rendendo la tragedia un’altra sfumatura di un paesaggio già desolante? 
Al lettore l’ardua risposta. A quello stesso lettore che, secondo la Susani, va stuzzicato e spronato a riflettere senza essere accompagnato per mano, affinché il libro gli lasci una scia disturbante e luccicante.

Loredana Cefalo*

* Mi chiamo Loredana Cefalo, classe 1975, vivo a Cagliari, ma sono Irpina di origine e per metà ho il sangue della Costiera Amalfitana. Adoro le colline, il profumo della pioggia, l’odore di castagne e camino, che mi porto dentro come parte del mio DNA.

Ho una grande curiosità per la tecnologia, infatti da cinque anni tengo una rubrica di chiacchiere a tema vario su Instagram, in cui intervisto persone che hanno voglia di raccontare la loro storia. 

Sono stata una professionista della comunicazione, dell’organizzazione di eventi e della produzione televisiva, settori in  cui ho un solido background. Mi sono laureata in Giurisprudenza e ho un Master in Pubbliche Relazioni.

Ho accumulato una lunga esperienza lavorando per aziende come Radio Capital, FOX International Channels, ANSA e Gruppo IP, ricoprendo ruoli significativi nel settore della comunicazione e dei media, fino a quando non ho scelto di fare la madre a tempo pieno dei miei tre figli Edoardo, Elisabetta e Margaret.

In un passato recente ho anche giocato a fare la  foodblogger e content creator, con un blog personale dedicato alla cucina, una delle mie grandi passioni, insieme all’arte pittorica e la musica rock.

L’amore per la scrittura, nato in adolescenza, mi ha portata a scrivere il mio primo romanzo, “Il mio spicchio di cielo” pubblicato il 16 gennaio 2025 da Bookabook Editore e distribuito da Messaggerie Libri. Il romanzo è frutto di un momento di trasformazione e di crescita. La storia è presa da una esperienza reale vissuta indirettamente e ricollocata nel passato per fini narrativi e per gusto personale. Ho abitato in molti luoghi e visitato con passione l’Europa e le ambientazioni del romanzo sono frutto dell’amore che provo nei confronti delle città in cui è collocato.