“Ricette Letterarie”: La crema al cioccolato di Proust, di Anne Baker (video)

🍽 📚 Le Ricette Letterarie di Anne Baker  🍽 📚

La rubrica de Il Randagio che unisce cucina e letteratura

Il Randagio vi consente di gustare i grandi capolavori della letteratura! 

La pasticciera randagia Anne Baker da Arnhem in Olanda vi svelerà come realizzare piatti ispirati a storie indimenticabili. Scopriremo come il cibo e la letteratura possano fondersi per offrirci nuove emozioni.

🍲 Pronti a mettervi ai fornelli? Ogni piatto racconterà una storia e, perché no, vi inviterà a (ri)leggere le pagine di qualche capolavoro.

Questa settimana la nostra Anne ci propone la crema al cioccolato, ispirata al dessert di una delle tante cene descritte nitidamente da Proust nel suo capolavoro Alla ricerca del tempo perduto, pubblicato in sette volumi tra il 1913 e il 1927. Così come per le famose madeleine, il cibo, coinvolgendo in primis gusto e olfatto, è il tramite privilegiato che attiva quella “memoria involontaria”, che è uno dei temi proustiani per eccellenza.

*** Le crema al cioccolato di Proust ***

👉 Guarda il video… in cucina! A seguire gli ingredienti e il procedimento.

Marcel Proust: “Alla ricerca del tempo perduto– Dalla parte di Swann 

TESTO:

“Quando tutto questo era finito, creata appositamente per noi, ma dedicata più specialmente a quell’intenditore che era mio padre, una crema al cioccolato, ispirazione, attenzione personale di Françoise, ci veniva offerta, fuggitiva e lieve come un’opera di circostanza nella quale lei aveva profuso tutto il suo talento. Chi avesse rifiutato di assaggiarla dicendo: «Basta, non ho più fame», sarebbe immediatamente retrocesso al rango di quegli zotici che persino di fronte a un’opera donata loro da un artista badano al peso e alla materia, mentre il valore risiede tutto nell’intenzione e nella firma. Lasciarne anche una sola goccia nel piatto avrebbe testimoniato di una villania simile a quella di chi s’alza in piedi prima della fine dell’esecuzione sotto gli occhi del compositore.” 

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Ricette Letterarie: La crema al cioccolato di Proust

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Vuoi provare a farla in casa? Eccoti la preparazione.

RICETTA

Una crema tradizionale e dal sapore deciso per via del cioccolato fondente al 70% di cacao (fava e burro). Se preferite un gusto più morbido e dolce vi consiglio di utilizzare una barretta di cioccolato fondente classica tra il 65% e 55%. Non utilizzate il cioccolato al latte o bianco perchè la crema risulterebbe stucchevole.

Ingredienti per 6 coppe di crema

  • 500g latte fresco
  • 150g zucchero bianco semolato
  • 5 tuorli da uovo M
  • 25g amido di mais (Maizena)
  • 25g farina bianca per dolci
  • 100g cioccolato fondente 70% in pezzi

Procedimento

  • In una ciotola setacciare insieme l’amido di mais e la farina. L’amido di mais serve ad alleggerire la crema, ma se preferite potete utilizzare anche la sola farina  nella dose di 50g.
  • In un’altra ciotola versate i tuorli con lo zucchero e battete subito il composto per formare una pastella. Utilizzate la frusta. È importante mescolare subito i due ingredienti per evitare che lo zucchero formi dei puntini rossi sul tuorlo (ne assorbe l’acqua).
  • Quando la pastella diventa chiara aggiungete la farina setacciata e amalgamante il tutto mescolando sempre con la frusta.
  • Scaldate leggermente il latte, mi raccomando leggermente non caldo altrimenti cuoce i tuorli. Poi versatene una piccola parte sulla pastella e mescolate con cautela fino che non viene assorbita. Infine aggiungete il resto del latte e uniformare bene il tutto, sempre mescolando con la frusta. Otterrete una pastella molto liquida: versatela in una casseruola e procedete alla cottura sul fuoco.
  • Cuocete a fuoco medio e girate continuamente con la frusta fin quando la pastella non si addensa e diventa una crema. Utilizzate una spatola di silicone per ripulire i bordi della casseruola. Vi accorgete che la pastella si addensa quando da bianca diventa gialla.
  • Quando la crema si è formata aggiungete il cioccolato fondente a pezzettini e mescolate con la frusta per amalgamarlo. Dato che la crema è calda, il cioccolato fonde e si uniforma perfettamente.
  • Ora potete servire la crema in coppette di vetro resistenti al calore oppure versarla in una ciotola capiente, coprirla con pellicola trasparente posta a contatto con la superficie e conservarla in frigo. In tal caso servitela fredda o utilizzatela per farcire i bignè o i biscotti di pasta frolla come. Per la presenza del cioccolato si conserva tre/quattro giorni. 

Per impreziosire la crema io ho utilizzato coriandoli di oro edibile, ma potete anche utilizzare codette colorate, granella di frutta secca, frutta fresca come frutti di bosco, pesche o ciliegie, crumble o biscotti sbriciolati e anche pezzettini di pan di Spagna.

“Ricette Letterarie”: Le ciambelle di Anton Čechov, di Anne Baker (video)

🍽 📚 Le Ricette Letterarie di Anne Baker  🍽 📚

La rubrica de Il Randagio che unisce cucina e letteratura

Il Randagio vi consente di gustare i grandi capolavori della letteratura! 

La pasticciera randagia Anne Baker da Arnhem in Olanda vi svelerà come realizzare piatti ispirati a storie indimenticabili. Scopriremo come il cibo e la letteratura possano fondersi per offrirci nuove emozioni.

🍲 Pronti a mettervi ai fornelli? Ogni piatto racconterà una storia e, perché no, vi inviterà a (ri)leggere le pagine di qualche capolavoro.

Questa settimana la nostra Anne ci propone le ciambelle di Anton Čechov, ispirate al racconto “Incubo” (Košmar, “Novoe vremja”, 29 marzo 1886), tratto dalla raccolta “Čechov, Racconti”, nell’edizione Garzanti in due volumi a cura di Fausto Malcovati. Il racconto ruota intorno alla figura di un sacerdote anziano e malato, Padre Jakov, che fatica a adempiere ai suoi doveri liturgici e che per questo motivo rischia di essere destituito a causa dell’intervento di Kunin presso il vescovo.

*** Le ciambelle di Anton Čechov ***

👉 Guarda il video… in cucina! A seguire gli ingredienti e il procedimento.

Anton Čechov: “Incubo” (Košmar, “Novoe vremja”, 29 marzo 1886) 

TESTO:

“Padre Jakov era talmente immerso nell’operazione bere il te, che non potè rispondere subito. Alzò su Kùnin i suoi occhi grigi, stette a riflettere e come ricordandosi della questione che gli veniva posta, scosse il capo con gesto diniego. L’espressione di un piacere intenso e del più quotidiano e del più prosaico appetito, gli si diffuse da una orecchia all’altra, sul brutto viso. Degustava rumorosamente ogni goccia di tè, e, bevutolo sino in fondo, posò il bicchiere sul tavolo; ben presto lo riprese, ne guardò il fondo, mise ancora sul tavolo. L’espressione di piacere scomparve dal suo viso. Un po’ più tardi, Kùnin osservò il pope che prendeva una ciambella dal cestino, ne rompeva un pezzo, lo rigirava fra le dita, e infine lo sprofondava lesto in una delle tasche”. 

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Ricette Letterarie: Le ciambelle di Anton Čechov

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Vuoi provare a farla in casa? Eccoti la preparazione.

RICETTA

Ingredienti per circa 16 biscotti a forma di ciambella friabili e profumati al limone, perfetti da servire con il tè.

  • 150 g farina bianca per dolci setacciata
  • 80 g farina di mandorle
  • 125 g burro morbido 
  • 80 g zucchero a velo
  • 2 tuorli di uovo Medio
  • Scorza grattugiata di 1 limone (non trattato)

Nota: io ho seguito la procedura a mano, utilizzando un tarocco ma puoi utilizzare anche le fruste elettriche o l’impastatrice planetaria. La cosa importante è che il burro sia a pomata per cui ricorda di lasciarlo fuori dal frigorifero almeno sei ore prima di iniziare la preparazione o, ancora meglio, tutta la notte. Ti sconsiglio di scaldarlo al microonde o a bagnomaria perchè non si ammorbidisce in modo uniforme. Un’altra caratteristica di questi biscotti è la finezza, che si ottiene utilizzando la farina setacciata e sopratutto lo zucchero a velo

Procedimento

  1. In una ciotola capiente lavora il burro a pomata con lo zucchero a velo fino a ottenere una crema chiara e spumosa. Aggiungi la scorza di limone e continua a lavorare fin quando la scorza si fonde nella miscela.
  2. Incorpora i tuorli, uno per volta, facendoli assorbire bene all’impasto: otterrai una crema liscia e profumatissima.
  3. Aggiungi per prima la farina di mandorle, lavorala bene con il composto e poi aggiungi la farina precedentemente setacciata.
  4. Versa l’impasto sul tavolo da lavoro e forma velocemente un panetto. Dovrebbe avere la consistenza morbida ma soda, per poterla spremere agilmente nel sac à poche. Avvolgi il panetto nella pellicola e mettilo in frigorifero mentre ti prepari per stampare i biscotti.
  5. Prendi due teglie da forno e cospargile con un sottile strato di burro, poi fissa sopra ciascuna teglia un foglio di carta forno. È importante per formare i biscotti su una base ben ferma. Se hai il silpat antiaderente va benissimo.
  6. Metti l’impasto nel sac à poche con bocchetta dentellata da 13cm e forma sulle teglie delle ciambelle di diametro circa 5cm.
  7. Inforna in forno caldo a 165°C per 15 minuti, finché la superficie dei biscotti risulta leggermente dorata. Non devono scurirsi troppo.
  8. Una volta cotti, lascia raffreddare le ciambellone di pasta frolla completamente prima di staccarle dalle teglie. Puoi anche intingerne metà nel cioccolato fuso (fondente o bianco) ma sono già perfette così.

“Ricette Letterarie”: il pollo arrosto alla Calvino, di Anne Baker (video)

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La rubrica de Il Randagio che unisce cucina e letteratura

Il Randagio vi consente di gustare i grandi capolavori della letteratura! 

La pasticciera randagia Anne Baker da Arnhem in Olanda vi svelerà come realizzare piatti ispirati a storie indimenticabili. Scopriremo come il cibo e la letteratura possano fondersi per offrirci nuove emozioni.

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Questa settimana la nostra Anne ci propone il pollo arrosto alla Calvino ispirandosi ad una ricetta attribuita proprio all’autore ligure. Il pollo arrosto è poi presente anche nel “Barone rampante” che si apre con la descrizione dettagliata di un pranzo di famiglia, in cui il pollo (e il tacchino), simboli della tradizione, vengono mangiati con le mani da Cosimo, il protagonista, che così contravviene ogni regola di buona educazione. Il barone rampante fu pubblicato nel 1957 da Einaudi e vinse il Premio Viareggio.

*** IL POLLO ARROSTO ALLA CALVINO ***

👉 Guarda il video… in cucina! A seguire gli ingredienti e il procedimento.

Italo Calvino: Il barone rampante (1957) 

TESTO:

“Nostro padre, nostra madre sempre lì davanti, l’uso delle posate per il pollo, e sta’ dritto, e via i gomiti dalla tavola, un continuo! (…) Veniva servito un tacchino, e nostro padre a guatarci se lo scalcavamo e spolpavamo secondo tutte le regole reali, e l’Abate quasi non ne assaggiava per non farsi cogliere in fallo, lui che doveva tener bordone a nostro padre nei suoi rimbrotti. Del Cavalier Avvocato Carrega, poi, avevamo scoperto il fondo d’animo falso: sotto le falde della sua zimarra turca (egli aveva passato gran parte della sua vita nel Levante), faceva sparire cosciotti interi per poi mangiarseli a morsi come piaceva a lui, nascosto nella vigna. (…) L’unico che si trovasse a suo agio era Battista, che scarnificava pollastri con un accanimento minuzioso, fibra per fibra, con certi coltellini appuntiti che aveva solo lei”. 

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Ricette Letterarie: il pollo arrosto alla Calvino

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Vuoi provare a farla in casa? Eccoti la preparazione.

RICETTA

Pollo arrosto con patate novelle

Ingredienti (per 4-6 persone)

  • 1 pollo intero (circa 1,5–1,8 kg), pulito e eviscerato
  • 2–3 spicchi d’aglio
  • 1 mazzetto di rosmarino
  • Qualche rametto di timo
  • Qualche foglia di salvia
  • 1 limone (non trattato)
  • Scorza grattugiata di ½ limone
  • Sale e pepe q.b.
  • 80g olio extravergine di oliva
  • 700 g di patate novelle (con la buccia ben pulita)
  • Circa 250 ml di brodo di pollo (preparato in anticipo)

Preparazione

  1. Trita finemente timo, rosmarino, salvia, aglio e scorza di limone con un poco di sale grosso. Poi spennella il pollo con l’olio extravergine di oliva e massaggialo bene con il battuto aromatico, avendo cura di coprire anche le parti sotto le cosce e le ali. 
  2. Inserisci all’interno della cavità qualche spicchio d’aglio schiacciato, due rametti di rosmarino e il limone tagliato in spicchi. Infine chiudi la la cavità con lo spago da cucina e lega le cosce in modo che il pollo mantenga la forma durante la cottura.
  3. Adagia il pollo in una teglia leggermente unta, coprilo con un foglio di alluminio e cuoci in forno preriscaldato a 220°C per 30 minuti.
  4. Nel frattempo, taglia le patate novelle a metà (senza sbucciarle), condiscile con olio, sale, pepe e due spicchi di aglio, rosmarino, timo e salvia. Mescola bene per distribuire l’olio uniformemente.
  5. Passati i 30 minuti di cottura del pollo, togli la stagnola e bagnalo con il brodo caldo. Poi prosegui la cottura in forno del pollo a 180°C per circa 40–50 minuti, insieme alle patate (in una teglia a parte o nella stessa teglia). Ogni tanto gira le patate e bagna il pollo con poco brodo se ti sembra che si stia seccando. Il pollo è pronto quando è ben dorato e la carne risulta tenera (si taglia “come il burro”). Per una pelle ancora più croccante, negli ultimi 5 minuti puoi alzare la temperatura del forno a 200°C o attivare il grill. 
  6. Infine servi il pollo ben caldo con le patate, qualche erba aromatica e spicchi di limone.

“Ricette Letterarie”: le banane fritte di Ernest Hemingway, di Anne Baker (video)

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La rubrica de Il Randagio che unisce cucina e letteratura

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La pasticciera randagia Anne Baker da Arnhem in Olanda vi svelerà come realizzare piatti ispirati a storie indimenticabili. Scopriremo come il cibo e la letteratura possano fondersi per offrirci nuove emozioni.

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Questa settimana la nostra Anne ci propone le banane fritte con salsa di caramello ispirate al “Vecchio e il mare”, l’ultima grande opera pubblicata in vita da Ernest Hemingway. Il romanzo, uscito con la rivista Life nel 1952, è considerato il testamento spirituale e letterario del grande scrittore americano, premiato col Pulitzer nel 1953 e col Nobel per la Letteratura nel ’54

*** LE BANANE FRITTE DI ERNEST HEMINGWAY ***

👉 Guarda il video… in cucina! A seguire gli ingredienti e il procedimento.

Ernest Hemingway: Il vecchio e il mare (1952) 

TESTO:

Il ragazzo lo lasciò lì e quando tornò il vecchio dormiva ancora.

«Svegliati, vecchio» disse il ragazzo mettendogli la mano su un ginocchio.

Il vecchio aprì gli occhi e per un momento sembrò tornare da molto lontano. Poi sorrise.

«Cos’hai portato?» chiese.

«La cena» disse il ragazzo. «Adesso ceniamo.»

«Non ho molta fame.»

«Su, mangia. Non si può andare a pesca e non mangiare.»

«L’ho già fatto» disse il vecchio alzandosi e prendendo il giornale e piegandolo. Poi cominciò a piegare la coperta.

«Tieniti addosso la coperta» disse il ragazzo. «Non andrai a pesca senza mangiare finché io vivo.»

«Allora vivi a lungo e riguardati» disse il vecchio, «Cosa mangiamo?»

«Fagioli neri e riso, banane fritte e un po’ di stufato.» 

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Ricette Letterarie: le banane fritte di Ernest Hemingway

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Vuoi provare a farla in casa? Eccoti la preparazione.

RICETTA

Banane fritte con salsa al caramello

Ingredienti per 4 persone

Le banane fritte si possono gustare anche da sole e sono già un golosissimo dessert, tuttavia se vuoi arricchire il piatto puoi servirle con la salsa al caramello (che ti consiglio di preparare in anticipo). Ottime anche spolverate di sale fino e  servite con una salsa verde a base di prezzemolo, acciughe e uno spicchio di aglio tritati insieme e mescolati con una spruzzata di limone o aceto di vino bianco, un poco di sale e pepe e olio extravergine di oliva.

Per le banane

  • 3 banane (o platani se li trovate)
  • Olio di arachidi (il migliore per friggere perché ha un alto punto di fumo)

Per la salsa al caramello

  • 200 g di zucchero bianco semolato
  • 80 ml di acqua
  • 100 ml di panna fresca liquida
  • 40 g di burro

Preparazione

Per le banane

  1. Sbuccia le banane incidendo la buccia nel senso della lunghezza e togliendola a strisce. Poi tagliale a rondelle spesse circa 2 cm.
  2. Procedi con la prima frittura: friggi le rondelle in olio caldo per 3-4 minuti, finché diventano dorate. Girale da entrambi i lati.
  3. Adagia ogni rondella su un foglio di carta forno, coprila con un altro foglio e  schiacciala con un batticarne o il fondo di un bicchiere, fino a ottenere dei dischetti che sembrano fiori.
  4. Seconda frittura: scalda di nuovo l’olio e friggi di nuovo le rondelle per 2-3 minuti, finché diventano croccanti.
  5. Scola su carta assorbente e poi disponi sul piatto di portata.

Per la salsa al caramello:

  1. In un pentolino, metti zucchero e acqua, scalda a fuoco medio senza mescolare.
  2. Quando lo zucchero diventa dorato, abbassa la fiamma e inizia a scaldare la panna in un pentolino a parte.
  3. Quando lo zucchero diventa ambrato versa la panna fresca a filo facendo molta attenzione agli schizzi e mescola fino a ottenere una crema liscia. Aggiungi il burro e omogenizza il tutto con una frusta.
  4. Versa la salata al caramello nel vasetto di vetro pulito mentre è ancora calda. Una volta raffreddata, puoi conservarla in frigo 5-7 giorni.

“Ricette Letterarie”: il sorbetto di ananas di Nero Wolfe, di Anne Baker (video)

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La pasticciera randagia Anne Baker da Arnhem in Olanda vi svelerà come realizzare piatti ispirati a storie indimenticabili. Scopriremo come il cibo e la letteratura possano fondersi per offrirci nuove emozioni.

🍲 Pronti a mettervi ai fornelli? Ogni piatto racconterà una storia e, perché no, vi inviterà a (ri)leggere le pagine di qualche capolavoro.

Questa settimana la nostra Anne ci propone il sorbetto di ananas ispirato a “Alta cucina” di Rex Stout, il quinto romanzo con protagonista Nero Wolfe, pubblicato nel 1938. Va apprezzata la scelta di Anne, perché il caso da risolvere è l’assassinio di uno chef.

*** IL SORBETTO DI ANANAS DI NERO WOLFE ***

👉 Guarda il video… in cucina! A seguire gli ingredienti e il procedimento.

Rex Stout, Alta cucina, 1938.

“Un paio di minuti prima che si cominciasse a entrare in sala da pranzo, arrivò Dina Laszio. I brusii cessarono. […] E non potevo certo disapprovare che si fosse fatta vedere alla festa, dato che era stato Nero Wolfe a chiedere a Servan di invitarla e di insistere perché anche lei fosse presente […]

Su ogni piatto trovammo, appena ci sedemmo, un menu stampato in rilievo:

Les Quinze Maîtres

Terme Kanawha, West Virginia

Giovedì 8 aprile 1937

CENA AMERICANA

Ostriche arrostite nel guscio

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Tartaruga del Maryland – Biscotti macinati

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Tacchinella alla griglia

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Crocchette di riso con gelatina di mela cotogna

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Fagioli di Lima alla panna – Tartine Sally Lynn

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Avocado alla Todhunter

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Sorbetto di ananas – Sponge Cake

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Formaggi del Wisconsin – Caffè nero”

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Ricette Letterarie: il sorbetto di ananas di Nero Wolfe

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Vuoi provare a farla in casa? Eccoti la preparazione.

Sorbetto di ananas

Ingredienti per 4 persone

– 1 ananas maturo o 500 g di polpa di ananas fresco

– 130 g di zucchero

– 150 ml di acqua

– 1 cucchiaio di succo di limone

– 30 ml di rum (opzionale)

– 100g di panna fresca da montare più 10g per scioglierci la gelatina

– 1 foglio di gelatina (circa 2 g)

Preparazione

  1. Come prima cosa prepara lo sciroppo di zucchero: versa lo zucchero in un pentolino antiaderente poi aggiungi l’acqua, mescola e porta a bollore. Fai sobbollire mescolando finché lo zucchero si è sciolto completamente. Spegni e lascia raffreddare.
  2. Pulisci l’ananas: elimina la buccia e il torsolo, poi taglialo a rondelle e infine in cubetti.
  3. Frulla l’ananas con lo sciroppo di zucchero e il succo di limone. Aggiungi il liquore (opzionale) e frulla ancora fino a ottenere un composto omogeneo.
  4. Ammolla il foglio di gelatina in acqua fredda. Poi versa la panna fresca in una ciotola e montala non troppo ferma (lucida). Metti la ciotola in frigorifero.
  5. In un pentolino scalda gli altri 10g di panna, poi strizza la gelatina e scioglila nella panna calda, mescolando bene per creare un composto omogeneo. Aggiungi questo composto di ananas e frullalo per distribuire uniformemente la gelatina.
  6. Versa l’ananas frullato in una ciotola e incorpora la panna montata utilizzando una spatola di silicone. Poi metti la ciotola in congelatore.
  7. Mescola il composto di ananas con una frusta (o una forchetta) ogni 30 minuti per due ore, quindi 4 volte in tutto.
  8. Servi in bicchieri o coppette fredde, magari decorando con qualche fogliolina di menta fresca.