Enrico Deaglio: “C’era una volta in Italia – Gli anni settanta” (Feltrinelli), di Amedeo Borzillo

 Caro Deaglio, così non va. Siamo al “Tale e Quale Book”?

Ho comprato con entusiasmo il tuo nuovo libro  “C’era una volta in Italia – Gli anni 70” e sono rimasto prima incuriosito, poi amaramente stupito.

Ho riconosciuto infatti in quello che  leggevo gli stessi fatti e le stesse situazioni già descritte, con le stesse parole, in un tuo precedente libro, “Patria”, edito da “il Saggiatore” nel 2010, e nei successivi volumi per Feltrinelli, colossale opera in 3  volumi, da cui il regista Felice Farina liberamente trasse poi bel un film nel 2014.

L’opera è una attenta e circostanziata cronologia dei principali avvenimenti che si susseguirono in quegli anni, con commenti, interviste, ricostruzioni e collegamenti davvero interessanti. 

Sono andato perciò agli scaffali della mia libreria a casa e ho trovato il tuo libro “Patria – 1967- 1977”.

Sorpresa !

I libri “C’era una volta in Italia” e “Patria” sono identici.

Stessi capitoli ma distribuiti diversamente, stesse storie, paragrafi sovrapponibili.

Due diverse edizioni della stessa pubblicazione, ma con nome diverso, e senza riferimento alcuno, nella seconda, alla prima edizione, mai menzionata. 

Perché di questo si tratta: una nuova edizione dello stesso libro, di cui non c’è cenno.

Unica novità le foto degli eventi, che nella prima edizione mancavano, e qualche aggiornamento.

Ma la memoria non tradisce e gli aggiornamenti, con aggiunta di notizia, su fatti avvenuti lasciano letteralmente di stucco.

Un esempio: nel capitolo relativo al 1973 si riporta dell’uccisione, a Napoli il 21 di Febbraio, dello studente e militante del PCI Vincenzo Caporale, colpito al cranio dal moschetto di un poliziotto. Fatto realmente successo. Il ragazzo fu ferito e versò in gravissime condizioni per circa 2 mesi, ma fortunatamente si riprese ed oggi fa il medico del lavoro.

La voce della sua morte si diffuse per alcuni giorni, poi per fortuna le cose andarono diversamente: possibile che un giornalista e scrittore su un evento del genere lo riporti come aggiornamento del libro ma non ne verifichi, a distanza di 50 anni, l’attendibilità ? 

Da farci gli scongiuri.

II libro l’ho comprato (35 euro) perché tratto in inganno dalla copertina e dal titolo nuovi, e dall’assenza di riferimenti a precedenti edizioni. Un sotterfugio per vendere più copie?

Amedeo Borzillo 

Brigitte Allain-Dupré: “Nascere come Pinocchio. Storie di PMA” (Guida Editori), di Amedeo Borzillo

 Le moderne biotecnologie, applicate alla riproduzione umana, ci portano ad interrogarci sul tema delle origini e su come siano necessari, a partire dall’ascolto profondo di coloro che queste tecniche hanno conosciuto sul loro corpo, nuovi miti e nuovi racconti per poter esprimere, condividere e dare significato a ciò che fino a ieri era l’impensabile.

Questo libro ci accompagna, di fronte a scenari assolutamente inusuali, a riflettere e a ricercare, attraverso gli strumenti della psicoanalisi, che non sono solo l’interpretazione, la neutralità, il setting, l’accoglienza, il silenzio, ma anche la partecipazione, il racconto, l’immaginazione, la via per restare aderenti alla matrice poietica dell’essere umano e per ricondurre nell’alveo della vita pulsante e simbolica risorse che altrimenti sarebbero solo sterili ed alienanti espedienti tecnici. 

Ci racconta la PMA (Procreazione Medicalmente Assistita) dal punto di vista dei “nati” (cioè dei figli ma anche dei genitori nati, appunto, da queste tecniche) con un approccio clinico che, partendo dall’interrogarsi e dall’attenzione all’immaginario individuale si allarga alle emergenze del tema nella cultura contemporanea, all’immaginario collettivo e alle sue potenzialità creative.

Amedeo Borzillo 

Venerdì 6 dicembre Brigitte Allen-Dupré presenta “Nascere come Pinocchio” a Napoli, allo Spazio Guida in via Bisignano 11, alle ore 17.30.