Raggi cosmici, onde gravitazionali, un universo in evoluzione; una storia appassionante raccontata da Messaggeri cosmici. L’universo, i suoi emissari e noi, di Loreta Minutilli, Edizioni TLON, 2025, 112 pagine. Una storia che viene da lontano e che è parallelamente anche quella del cammino della nostra conoscenza, della nostra capacità di osservare e interpretare ciò che ci circonda. Ciò che ci ha preceduto e che esiste da ben prima della nostra comparsa. Il cammino che abbiamo intrapreso ha per scopo l’ampliamento delle nostre consapevolezze; con esso cerchiamo di darci una collocazione nel creato. Ci proviamo da secoli di studi, di riflessioni a volte ostacolati da posizioni antiscientifiche e dogmatiche, quelle della Chiesa di un tempo, che sanzionava la messa in discussione di concezioni fissate dal credo religioso.

Il progresso del pensiero e gli interrogativi sul senso della nostra esistenza e sul nostro ruolo nell’universo sono però un dato di fatto. In altre parole l’uomo ha iniziato a interessarsi ai messaggi che il cosmo gli manda da distanze temporali difficili da immaginare, soprattutto per i non addetti, ma quelle che ci invia sono missive dense di significato, scritte in una lingua che sta a noi decifrare. I raggi cosmici sono così delle testimonianze di vita dell’universo, del suo passato, e contengono delle informazioni con le quali intuire il suo futuro. Essi sono “il primo vagito degli atomi nati nello spazio interstellare”, aveva detto il fisico statunitense Robert Millikan, Premio Nobel per la fisica nel 1923 per i suoi studi sulla determinazione della carica elettrica dell’elettrone e sull’effetto fotoelettrico. Si tratta di una frase citata nel libro dove si descrive lo scontro di opinioni fra Millikan e altri scienziati sulla vera natura dei raggi cosmici. Il dibattito è proseguito e con esso gli studi che, scrive l’autrice, hanno portato alla nascita di “un nuovo ramo dell’Astrofisica – l’Astrofisica particellare […] – e un nuovo ramo della Fisica, la Fisica delle particelle”. Ma questo è solo uno dei possibili esempi.

L’opera è di argomento prettamente scientifico ma non le manca un approccio umanistico nel ripercorrere il progresso della nostra indagine del cosmo e nel porci la domanda se davvero l’universo non abbia niente a che fare con noi. In tre capitoli seguiti da un epilogo dal titolo invitante: “Almeno noi nell’universo”, Loreta Minutilli, che ha studiato Astrofisica a Bologna ed è autrice di altre opere, ci guida in un percorso narrativo in cui la storia delle grandi scoperte astronomiche interseca la sua personale esperienza, dagli anni del liceo a quelli dell’università. Concentrandosi sui raggi cosmici, sulle onde gravitazionali e su altri fenomeni cosmologici, ci invita a esplorare un universo in costante evoluzione all’interno del quale ci muoviamo anche noi nel tempo, e lo facciamo in modo cosciente soprattutto se mossi da una sete di sapere che ci porta alla ricerca di noi stessi.
Massimo Congiu

Massimo Congiu (Cagliari, 1962), giornalista, scrive per Il Manifesto, MicroMega, collabora con Historia Magistra, altre testate e con la Fondazione Feltrinelli. Studioso di geopolitica dell’Europa centro-orientale, ha vissuto a lungo in Ungheria, cui ha dedicato libri e saggi. Svolge attività in ambito storico, politico e sociale. Con 4Punte Edizioni, nel 2023, ha pubblicato Quattro Giornate di Napoli. Le periferie della Resistenza e, nel 2024, Giacomo Matteotti. L’assassinio, il processo-farsa, la cancellazione della memoria. Sempre nel 2024, è uscito per Feltrinelli La protesta è l’anima. La lotta della società civile in Ungheria e Polonia.

