Jean-Baptiste de Panafieu e Camille Renversade: “Il libro delle metamorfosi” (Moscabianca Edizioni), di Silvia Lanzi

Una presentazione grafica un po’ retrò.
Una gioia per gli occhi. Un libro decisamente particolare – alcuni lo definirebbero weird – ma elegante, ricco di immagini meravigliose: anzi, è decisamente uno di quei libri in cui testi e illustrazioni sono funzionali, direi indispensabili, gli uni alle altre.
Il titolo “Il libro delle metamorfosi”, è quanto mai esplicativo: infatti il volume parla delle trasformazioni – reali o presunte – di uomini e animali, attingendo a credenze popolari, racconti edificanti e letteratura. Il tutto diviso in brevi e agili capitoletti, inframmezzati da tavole illustrate in modo impeccabile.


Il merito è dei due autori Jean-Baptiste de Panafieu e Camille Renversade – il primo direttore dell’istituto Deyrolle, fondato nel 1931 a scopo scientifico e didattico, e il secondo un artista visivo cui piace definirsi dandy chimaerologicus.
Il risultato è una wunderkammer cartacea, piena di curiosità e rimandi eruditi e popolari, che racconta in maniera mirabile cose impossibili.
Un’opera incredibile, direi poco meno che spettacolare, da tenere vicino e continuare a sfogliare – decisamente non un libro che, dopo averlo letto, si ripone su uno scaffale a prendere polvere.
L’unico neo, ma non se ne può fare una colpa a chi l’ha scritto è, che la precisa e abbondante bibliografia è, ahimè, quasi tutta in francese.
Una piccola e preziosa chicca.

Silvia Lanzi

Silvia Lanzi: Ho conseguito la maturità magistrale, e mi sono laureata in materie letterarie presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con tesi riguardante l’alto medioevo. Ho collaborato per anni con il settimanale “Nuovo Torrazzo” di Crema occupandomi della stesura articoli di vario genere (soprattutto critica letteraria e teatrale e cronaca di eventi quali vernissage et similia). Collaboro con il sito gionata.org in qualità di traduttrice dall’inglese e scrivendo articoli. Sono autrice di due libri: “Libera di volare” (Kimerik, 2006) e “Coincidenze” (Boopen, 2010). Lettrice onnivora – alterno saggi (psicologia, storia, filosofia e arte) e narrativa (soprattutto anglo-americana e scandinava).