La pasticciera randagia Anne Baker da Arnhem in Olanda vi svelerà come realizzare piatti ispirati a storie indimenticabili. Scopriremo come il cibo e la letteratura possano fondersi per offrirci nuove emozioni.
Pronti a mettervi ai fornelli? Ogni piatto racconterà una storia e, perché no, vi inviterà a (ri)leggere le pagine di qualche capolavoro.
Questa settimana la nostra Anne ci propone le ciambelle di Anton Čechov, ispirate al racconto “Incubo” (Košmar, “Novoe vremja”, 29 marzo 1886), tratto dalla raccolta “Čechov, Racconti”, nell’edizione Garzanti in due volumi a cura di Fausto Malcovati. Il racconto ruota intorno alla figura di un sacerdote anziano e malato, Padre Jakov, che fatica a adempiere ai suoi doveri liturgici e che per questo motivo rischia di essere destituito a causa dell’intervento di Kunin presso il vescovo.
*** Le ciambelle di Anton Čechov ***
Anton Čechov: “Incubo” (Košmar, “Novoe vremja”, 29 marzo 1886)
TESTO:
“Padre Jakov era talmente immerso nell’operazione bere il te, che non potè rispondere subito. Alzò su Kùnin i suoi occhi grigi, stette a riflettere e come ricordandosi della questione che gli veniva posta, scosse il capo con gesto diniego. L’espressione di un piacere intenso e del più quotidiano e del più prosaico appetito, gli si diffuse da una orecchia all’altra, sul brutto viso. Degustava rumorosamente ogni goccia di tè, e, bevutolo sino in fondo, posò il bicchiere sul tavolo; ben presto lo riprese, ne guardò il fondo, mise ancora sul tavolo. L’espressione di piacere scomparve dal suo viso. Un po’ più tardi, Kùnin osservò il pope che prendeva una ciambella dal cestino, ne rompeva un pezzo, lo rigirava fra le dita, e infine lo sprofondava lesto in una delle tasche”.

Ricette Letterarie: Le ciambelle di Anton Čechov

Vuoi provare a farla in casa? Eccoti la preparazione.
RICETTA
Ingredienti per circa 16 biscotti a forma di ciambella friabili e profumati al limone, perfetti da servire con il tè.
- 150 g farina bianca per dolci setacciata
- 80 g farina di mandorle
- 125 g burro morbido
- 80 g zucchero a velo
- 2 tuorli di uovo Medio
- Scorza grattugiata di 1 limone (non trattato)
Nota: io ho seguito la procedura a mano, utilizzando un tarocco ma puoi utilizzare anche le fruste elettriche o l’impastatrice planetaria. La cosa importante è che il burro sia a pomata per cui ricorda di lasciarlo fuori dal frigorifero almeno sei ore prima di iniziare la preparazione o, ancora meglio, tutta la notte. Ti sconsiglio di scaldarlo al microonde o a bagnomaria perchè non si ammorbidisce in modo uniforme. Un’altra caratteristica di questi biscotti è la finezza, che si ottiene utilizzando la farina setacciata e sopratutto lo zucchero a velo.
Procedimento
- In una ciotola capiente lavora il burro a pomata con lo zucchero a velo fino a ottenere una crema chiara e spumosa. Aggiungi la scorza di limone e continua a lavorare fin quando la scorza si fonde nella miscela.
- Incorpora i tuorli, uno per volta, facendoli assorbire bene all’impasto: otterrai una crema liscia e profumatissima.
- Aggiungi per prima la farina di mandorle, lavorala bene con il composto e poi aggiungi la farina precedentemente setacciata.
- Versa l’impasto sul tavolo da lavoro e forma velocemente un panetto. Dovrebbe avere la consistenza morbida ma soda, per poterla spremere agilmente nel sac à poche. Avvolgi il panetto nella pellicola e mettilo in frigorifero mentre ti prepari per stampare i biscotti.
- Prendi due teglie da forno e cospargile con un sottile strato di burro, poi fissa sopra ciascuna teglia un foglio di carta forno. È importante per formare i biscotti su una base ben ferma. Se hai il silpat antiaderente va benissimo.
- Metti l’impasto nel sac à poche con bocchetta dentellata da 13cm e forma sulle teglie delle ciambelle di diametro circa 5cm.
- Inforna in forno caldo a 165°C per 15 minuti, finché la superficie dei biscotti risulta leggermente dorata. Non devono scurirsi troppo.
- Una volta cotti, lascia raffreddare le ciambellone di pasta frolla completamente prima di staccarle dalle teglie. Puoi anche intingerne metà nel cioccolato fuso (fondente o bianco) ma sono già perfette così.


Le Ricette Letterarie di Anne Baker
Guarda il video… in cucina! A seguire gli ingredienti e il procedimento.