Florin Lăzărescu: “Camminata al mattino nel villaggio”, traduzione per il Randagio di Giada Chetti

Florin Lăzărescu è un autore romeno contemporaneo che racconta la quotidianità con attenzione ai rapporti familiari, ai piccoli conflitti emotivi e ai silenzi che abitano la vita di provincia. La sua narrativa è semplice, diretta, ma capace di cogliere dettagli profondi attraverso scene intime e dialoghi essenziali.

Propongo qui un breve estratto da una narrazione che segue un padre e una figlia durante una camminata mattutina nel villaggio.

Giada Chetti

I due si incamminano lungo la stradina lunga e sconnessa, attraversando banchi di nebbia che rendono la strada ancora più buia.
– Come si è scaldato tutto di colpo! Al risveglio nevicava così tanto che dicevi: ne verrà un metro!
Salta un fosso, per poco non gli scivola la chitarra dalle spalle. Arrivano davanti a un cancello e lo aprono. Tornano sulla strada.

– Quello scemo di Dorin non ci ha nemmeno aspettato.
– Come sai che non è in casa?
– Non vedo il chiavistello all’interno. Doveva esserci.

– Almeno non andiamo da soli… Facciamo due chiacchiere, no?
– Non voglio annoiarti con i miei problemi, come dice tua madre.
– Lascia in pace la mamma. Che problema hai con lei? Perché litigate così tanto?
– Io? Lei inizia a litigare.
– Papà, per litigare servono due persone.

– Eh, è una vita che lavoro come uno schiavo. Mi alzo alle quattro, lavoro tutto il giorno, poi torno a casa alle otto di sera… Parlo al vento con voi. Che ne sapete voi?! Io esco di notte e di notte rientro.
– Lei non lavora?
– Sì, ma non quanto me.

– Papà, chi ti lava i vestiti? Chi lava a terra? Chi ti fa da mangiare?
– Tua madre. In questo caso hai ragione tu.

– E quindi perché non ti comporti bene con lei?
– Quando che non ho tempo?
– Non scherzare. Quando è stata l’ultima volta che le hai fatto un regalo?
– Tre anni fa, per l’8 marzo.

– E lei non ha apprezzato?
– Ha steso le calze e mi ha detto che sono buone come corda per impiccarsi, e spray per non puzzare nella bara.
– Eh, scherzava.
– Ti pare uno scherzo?

Elena scoppia a ridere.

Florin Lăzărescu  

Florin Lăzărescu, scrittore e sceneggiatore, nasce a Doroșcani (Iași) il 28 marzo 1974. È uno dei fondatori del FILIT (Festival Internazionale di letteratura e traduzione) che si svolge annualmente a Iași. Nel 2003 viene pubblicato da Polirom il suo primo romanzo Ce se știe despre ursul panda (Che cosa si sa del panda gigante), ma solo nel 2005 l’autore diventa conosciuto grazie al suo romanzo Trimisul nostru special (Il nostro inviato speciale). L’ultimo suo romanzo, uscito nel 2021 sempre per Polirom, è Noaptea plec, noaptea mă-ntorc (Di notte esco, di notte rientro).

Giada Chetti, torinese, laureata all’Università degli Studi di Torino in Traduzione con specializzazione in polacco e romeno. Ha vissuto sia in Polonia che in Romania dove torna ogni volta che può grazie anche alle borse di studio, come la FILIT per traduttori offerta dal Museo Nazionale di Letteratura di Iași o quella dell’Istituto Culturale Romeno. Ha all’attivo traduzioni di Emilia Ivancu, Mihai Eminescu e Radu Florescu.

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