I consigli di Gabriele Torchetti della Libreria “Un panda sulla luna” di Terlizzi (Ba)

Abbiamo chiesto a Gabriele Torchetti, uno dei due librai della libreria indipendente “Un Panda sulla Luna” di Terlizzi in provincia di Bari – l’altro è l’ex giornalista RAI Vito Marinelli -, di suggerirci alcuni titoli. E, come sempre, la sua è stata una risposta sorprendente:

“Senza troppi giri di parole credo di aver individuato in Bell Hooks un punto cardine nella mia personale costellazione letteraria. Scrivere oltre la razza (IlSaggiatore) è di un’attualità estrema, affronta il tema del razzismo e delle barriere socioculturali che ci dividono in fazioni opposte. Barriere che ancora oggi hanno a che fare con il colore della pelle, classe e genere. Un saggio illuminante, chiaro, nitido, che si snoda attraverso le pratiche di cui ha fatto esperienza in prima persona una delle più grandi pioniere del femminismo contemporaneo: l’ascolto, la condivisione e la partecipazione nelle diversità. E’ possibile debellare il razzismo, per farlo dobbiamo iniziare dalla nostra vita quotidiana. Bellissimo.

Grave disordine con delitto e fuga (TERRAROSSA EDIZIONI) di Ezio Sinigaglia è uno di quei romanzi che ti rappacifica con la narrativa contemporanea italiana e ha il retrogusto di un frutto proibito. Sinigaglia gioca con i generi letterari e mescola le carte, commedia? Noir? Un giovane e rampante manager ha tutto ciò che chiunque possa desiderare: i soldi, la sicurezza in sé stesso, una bella famiglia…ma poi arriva lui, un incantevole fattorino adolescente. Che cosa accade quando inaspettatamente sopraggiunge un lieve, lievissimo disordine? Non resta che leggere.

Un ringraziamento va a Cliquot per aver avuto l’intuizione di ripubblicare le opere di Alba De Cèspedes, Invito a pranzo è una raccolta di racconti. La grande autrice rivolge il suo invito principalmente alle protagoniste di queste storie. Le donne sono sempre al centro delle riflessioni dell’autrice. Personalità complesse e labirintiche soffocate dalle convenzioni morali ed etiche del tempo. Una prosa raffinata e nostalgica, che a distanza di decenni continua a rinnovarsi e a parlare ancora di noi, merito di un’intellettuale visionaria e lungimirante. 

Avete voglia di perdervi in un bosco? Questo è un romanzo folgorante e misterioso. Liz Moore con il noir Il dio dei boschi (NN Editore) riesce a mantenere la suspence per tutte le 540 pagine (incredibile ma vero). Senza “effetti speciali”, senza splatter, senza violenza. Moore riesce nel suo intento, ci riporta indietro nel tempo in un’estate del 1975, quando l’adolescente Barbara Van Laar scompare da Camp Emerson, il campo estivo fondato dalla sua ricca famiglia. Una narrazione che va avanti e indietro nel tempo e che non concede un attimo di tregua. Un thriller? Un dramma familiare? Un poliziesco? Liz Moore va letta senza se e senza ma, perché questo libro travalica i generi, letteratura pura, con la L maiuscola.

Quando i gatti cadono dal cielo (Garzanti) di YU YOYO, ok gattare e gattari ci siete? Questo è il libro che fa per voi, da regalare a Natale, da leggere sotto il plaid insieme al vostro micio. Doppia kombo esplosiva, Giappone/Gatti. Un romanzo fiaba rivolto a tutti, cosa accadrebbe se a un certo punto cadessero gatti dal cielo? Una storia tenerissima, di un marito e una moglie che decidono di adottare Gatto. I gatti cambiano la nostra vita, qualche volta la stravolgono (oltre alle palline dell’albero di Natale). Ironico, lieve e magico, da leggere e rileggere.”

IL RANDAGIO RACCOMANDA: COMPRATE IN LIBRERIA!

Libreria “Un panda sulla luna” – intervista a Gabriele Torchetti, di Angela Notarnicola

In questa intervista il Randagio incontra Gabriele Torchetti, uno dei due librai – l’altro è l’ex giornalista RAI Vito Marinelli – della libreria indipendente “Un Panda sulla Luna” di Terlizzi, un punto di riferimento per gli amanti della lettura e della cultura nella cittadina pugliese in provincia di Bari. Ci racconta la passione, le sfide e le soddisfazioni di operare in un contesto difficile, sempre più dominato dalle grandi catene e dal digitale. Attraverso il suo racconto, pensiamo si avverta una passione autentica nel promuovere la lettura come esperienza intima e comunitaria, nel creare un rapporto con i lettori e offrire uno spazio accogliente dove le storie prendono vita.

Perché e come sei diventato libraio?

Ho lavorato tanti anni nel terzo settore, nello specifico con disabili con ritardo mentale. Da loro ho imparato molto, riuscire a farsi comprendere con poche e semplici parole, senza filtri, senza schemi. Ho imparato a comunicare con uno sguardo, con un gesto. Tutto questo è stato un dono. E poi, come accade ormai a moltissime persone mi sono ritrovato all’improvviso senza un lavoro. Non è facile iniziare un nuovo capitolo, è venuta in soccorso quella sana follia che non ti fa più aver paura del vuoto davanti. Quel desiderio recondito e represso per molto tempo ha iniziato a farsi sempre più spazio tra i pensieri. Lavorare con i libri, lavorare per i libri. Incontrare gente nuova, conoscere autrici e autori, costruire una piccola comunità pensante intorno a un libro, è nato così il progetto di “Un panda sulla luna”. In principio come associazione culturale e in seguito con l’apertura di una libreria indipendente. Io e Vito Marinelli, il mio compagno, pur consci del rischio abbiamo dato corpo a quest’utopia, proprio come il nostro panda, creatura in via di estinzione, che fugge sulla luna per sentirsi al sicuro. Un po’ come quello che sta accadendo oggi, si legge sempre meno, ed è bello pensare che ci sia un luogo in cui le lettrici e i lettori possano sentirsi al sicuro. La nostra libreria è un piccolo satellite per chi non vuole uniformarsi alla massa.

Ci parli della libreria?

Una piccola libreria indipendente in una piccola città ha parecchie difficoltà. Spesso noto sguardi perplessi e sospettosi mentre si aggirano tra gli scaffali, effettivamente può apparire bizzarro avere in esposizione pochissimi titoli presenti in classifica. Ma le classifiche lasciano il tempo che trovano, ci sono tantissimi tesori da scoprire, basta soltanto lasciarsi un po’ andare e sfogliare con curiosità.

Manca in generale, non solo in libreria, la curiosità. Il desiderio di conoscere nuovi mondi, spostare di qualche centimetro il proprio sguardo. Però quando si riesce a trasmettere il messaggio è un traguardo bellissimo.

Siamo molto attivi sul territorio attraverso un’organizzazione capillare di appuntamenti d’autore. Cerchiamo di captare autrici e autori con una spiccata sensibilità, proponendo libri e tematiche che possano in qualche modo germogliare in un pensiero più ampio o lasciare un piccolo segno, per esempio abbiamo molto a cuore tematiche transfemministe e queer. 

I momenti vissuti con più spensieratezza però sono quelli vissuti con i gruppi di lettura. Leggere un libro e confrontarsi è sicuramente un’esperienza arricchente per tutti, ma la gioia più grande è quella di vedere persone molto diverse tra loro fare gruppo, fare squadra. 

Per noi non sono semplicemente clienti, sono amiche e amici, che continueremo a vedere e frequentare qualsiasi cosa accada.

Quali libri suggeriresti ai lettori del Randagio?

Quando ero ragazzo ero capace di leggere in piedi, nel pieno delirio di un autobus o di un treno stracolmo. Adesso vinco a mani basse per accidia, mi piace leggere sprofondato su un divano o su una poltrona. L’esperienza di lettura è sempre unica, ognuno deve farla seguendo le proprie inclinazioni e anche i propri gusti. Ma visto che siamo qui a “un panda sulla luna” suggerisco qualche titolo che qui non conosce spazio e tempo, sono sempreverdi.

Luci d’estate: ed è subito notte – IPERBOREA – di Jòn Kalman STEFANSSON un paese microscopico con 400 anime immerso nella campagna islandese più remota. La luce preponderante dell’estate che fa venir voglia di scoperchiare i tetti delle case e il buio dell’inverno, quello della notte eterna che accende sogni e speranze. Cosa possiamo avere in comune con la gente di questo posto? Pensavo nulla e invece ho imparato che nei posti piccoli la vita diventa più grande.

Ho paura torero – Marcos Y Marcos – di Pedro Lemebel. C’è poco da dire, è un capolavoro. Una storia d’amore impossibile ambientata in Cile durante la dittatura di Pinochet. Una fata (una donna transessuale) perde letteralmente la testa per un militante del Fronte Patriottico. Leggiadro, ipnotico, barocco, un’esplosione di colori e gioia, impossibile da dimenticare.

E infine chiudo con una scrittrice che amo immensamente, 

Natsuo Kirino – Neri Pozza – Ambos Mundos. Kirino racconta il lato oscuro del Giappone, nessun mandorlo in fiore, le sue pagine sono una stilettata. Racconti inquietanti, cinici, immorali, storie di donne che devono combattere ogni singolo giorno per rivendicare la propria esistenza.

Angela Notarnicola 

IL RANDAGIO RACCOMANDA: COMPRATE IN LIBRERIA!