Ciao bambini e bambine!
Ci chiamiamo Diego e Margherita e siamo dei super amanti degli animali. Un pomeriggio, mentre curiosavamo tra gli scaffali della biblioteca in cerca di libri sulla fauna terrestre è successa una cosa pazzesca: un tipo piuttosto bizzarro sentendoci esprimere il desiderio di fare quattro chiacchiere con gli animali, si è presentato dicendo:

“Sono il professor Cosmo Mundis e posso aiutarvi: di recente ho inventato il “Versoconver”. Si tratta di un computer in grado di convertire i versi degli animali in parole comprensibili dagli umani. Basta scegliere con quale animale parlare cliccando nel database. Al cospetto dell’animale scelto occorre accendere il microfono ed è fatta: i versi di qualunque animale non saranno più un mistero!“

Ci ha spiegato poi, che gli animali comprendono le parole degli umani da sempre. Il professor Mundis ci sembrava un tipo con qualche rotella fuori posto, ma alla fine abbiamo voluto sperimentare quell’incredibile invenzione e…non ci crederete: funziona!
Vi raccontiamo l’intervista al signor Orso!

Diego: Margherita, oggi sono super emozionato. E tu?
Margherita: Anch’io non sto nella pelle! La nuova proposta del professor Mundis di intervistare animali selvatici, anche lontani dalla nostra città, è fantastica.
Diego: Già! La nuova versione del Versoconver è fenomenale: ci farà fare video-interviste a distanza. Con chi cominciamo?
Margherita: Mmm… ho sempre sognato di intervistare un orso. Che ne pensi?
Diego: Bellissima idea! Però… un momento: in questo periodo gli orsi vanno in letargo, giusto?
Margherita: Eh sì, da fine novembre. Ma se sono all’inizio del riposo, magari lo troviamo ancora mezzo sveglio.
Diego: Proviamo! Sintonizziamo il Versoconver su Orso… fatto. Vedo una grotta tra la vegetazione fitta e un orso che dorme.
Margherita: Provo a chiamarlo: signor Orso? Signor Orso: Uaaawn… chi mi disturba? Avevo appena preso sonno…
Diego: Ci dispiace disturbarla. Siamo desiderosi di farle qualche domanda e non siamo riusciti ad aspettare la primavera. Se preferisce, ci ricolleghiamo a marzo.
Signor Orso: Non importa, ormai sono sveglio. Siete gli amici del professor Mundis, giusto? Farò un’eccezione per voi: avanti, domandate.
Margherita: Grazie. In un film ho visto un orso che camminava come un essere umano: è vero o è finto?
Signor Orso: È tutto vero. Noi orsi abbiamo un’andatura plantigrada, come gli umani: appoggiamo tutta la pianta del piede a terra, non solo le dita o gli zoccoli. Così possiamo alzarci sulle zampe posteriori e stare dritti, quasi come voi.
Diego: E sbadigliate e fate gesti simili agli umani, giusto?
Signor Orso: Oh sì. Comunichiamo anche con il corpo: sbadigliamo, ci grattiamo, muoviamo le orecchie.
Margherita: Molto interessante. Ora non vogliamo rubarle altro sonno. Se le va, possiamo consigliarle un libro che parla di un orso: dare consigli di lettura è la nostra specialità.
Signor Orso: Certo, vi ascolto.
Margherita: Le consigliamo “L’orsetto Leonardo, il lupo e la mamma eroina”, scritto da Carla Negrini. Questo libro ci è piaciuto tantissimo perché racconta l’autunno nel bosco come se ci fossimo dentro anche noi. Leonardo è un orsetto curioso che gira con la sua mamma per cercare provviste prima del letargo e, mentre cammina, scopre un mondo pieno di cose nuove. Abbiamo imparato come nascono i funghi, con il cappello, le lamelle e le spore, e sottoterra il micelio che sembra una ragnatela invisibile. Abbiamo sentito quasi il pizzico dei ricci delle castagne e riso quando Leonardo dice “AHiA!” perché a volte imparare fa un po’ male ma poi passa. Intanto tutti gli animali si preparano all’inverno e il bosco sembra vivo e organizzato, tra chi fa scorte, chi migra e chi andrà a dormire a lungo.

Diego: Le illustrazioni sono davvero bellissime, con colori caldi che sanno di foglie, legna e aria fresca. I rossi, i gialli e i marroni dell’autunno riempiono le pagine e ti fanno venire voglia di toccare la carta per sentire le venature delle foglie. La notte è magica, la luna brilla e il lupo sulla collina ha una silhouette elegante. Si vedono le gocce di pioggia sulla pelliccia di mamma orsa, gli occhi lucidi di Leonardo quando è emozionato, e la dolcezza di Diana, la cerbiatta, che sembra chiederti di far piano per non spaventarla. Ogni immagine racconta più parole di una frase e a volte ci siamo fermati a guardare prima ancora di continuare a leggere.
Margherita: La parte che ci ha fatto battere forte il cuore è stata il canto del lupo Stefano. Lui ama l’Opera Lirica e soprattutto Puccini e quando sente Vinceròòò gli viene voglia di cantare alla luna. Uuuuuuuuuuuuu! Abbiamo capito che per lui ululare non è solo parlare con gli altri lupi, è proprio musica. All’inizio qualcuno lo aveva preso in giro e lui era scappato, e questo ci ha fatto pensare a quanto possono fare male le risate quando non sono gentili. Nel bosco però hanno imparato e adesso, invece degli applausi, gli lasciano dei piccoli regali silenziosi, come fiori e biscotti, e a lui brillano gli occhi.
Diego: Un altro momento che non dimenticheremo è il salvataggio di mamma cerva intrappolata in una tagliola. Mamma orsa è stata coraggiosissima e con la sua forza è riuscita ad aprire la trappola e a liberare la zampa. Ci siamo preoccupati perché pioveva forte e le mamme tardavano a tornare, e nella tana c’erano solo Leonardo e Diana che cercavano di farsi coraggio. Quando finalmente le mamme sono rientrate, bagnate ma sorridenti, abbiamo tirato un sospiro lunghissimo. Abbiamo pensato che nel bosco si può essere diversi e comunque aiutarsi, e che il coraggio a volte è silenzioso come una carezza.
Margherita: Questo libro ci ha insegnato tante cose senza sembrare una lezione. Abbiamo capito che i funghi non si raccolgono a caso perché alcuni sono velenosi, che i cerbiatti non si toccano altrimenti la mamma non li riconosce più, che le foglie cambiano colore quando la luce diminuisce perché la clorofilla va via e restano gli altri colori dell’autunno. Abbiamo imparato anche che i lupi non sono mostri, sono animali che comunicano tra loro e possono essere timidi e bravissimi artisti. E poi la frase che terremo con noi è che gli amici sono la famiglia che scegliamo, perché l’amicizia tra orso, lupo e cervi è una cosa che scalda il cuore.

Diego: I personaggi ci sono entrati subito nel cuore. Leonardo è curioso e dolce e fa domande che avremmo fatto anche noi. Mamma orsa è una vera supereroina, forte e calma, e quando serve diventa un abbraccio gigante. Stefano è timido ma ha una voce bellissima e ci insegna a non mollare i sogni anche se qualcuno non capisce. Diana è dolce e coraggiosa e ci ricorda che chiedere aiuto non è una cosa sbagliata. Tutti loro, insieme, fanno capire che la gentilezza è la lingua più facile da imparare.
Margherita: La fine è una coccola. Il vento diventa freddo, la tana è calda e il bosco augura buon letargo. Fuori si ferma Stefano e canta una ninna nanna speciale per Leonardo. Noi ci siamo immaginati sotto una coperta a sentire Uuuuuuu… e a guardare la luna dalla finestra. Abbiamo chiuso il libro piano piano, come quando spegni una luce e resti un po’ in silenzio per non rovinare un pensiero bello.
Diego: Consigliamo questo libro a chi ama gli animali, a chi è curioso di sapere come funziona la natura e a chi ha voglia di emozionarsi con una storia tenera e anche avventurosa. È perfetto da leggere in classe con la maestra, ma anche sul divano con qualcuno che ti vuole bene. Le illustrazioni stupende fanno venire voglia di tornare indietro a rivedere le pagine e di disegnare subito foglie, lupi e castagne.
Margherita: tenero, avventuroso e super istruttivo. Ci ha fatto venire voglia di cantare alla luna e di proteggere il bosco!
Signor Orso: Che bel consiglio, bambini. Sembra proprio il libro giusto per me. Lo leggerò quando mi sveglierò in primavera.
Diego: Allora buon riposo e buon letargo, signor Orso!
Margherita: Grazie per il tempo che ci ha dedicato. A presto!
Signor Orso: A presto, ragazzi. Uaaawn… adesso chiudo gli occhi.
Diego: Versoconver in standby. Alla prossima intervista!
Margherita: Missione orso riuscita.
Cinzia Milite

