“Come la luce dell’alba” di Pio Russo Krauss: un racconto sincero sulla necessità di difendere la Bellezza del nostro territorio e dare respiro all’Amore sincero per l’altro. Un’opera che assume ora a pochi giorni dalla scomparsa del suo autore il ruolo di testamento pratico per applicare i principi dell’enciclica “Laudato si'” e costruire speranza partendo dai nostri territori e per tutta la Terra.

Pio Russo Krauss scomparso da pochi giorni è stato medico educatore in ambito sanitario ed ambientale con un forte impegno in ambito sociale ed ecclesiale, é stato presidente del Centro Culturale Giovanile, militante di associazioni ambientali e e pacifiste. E’ fondatore e Presidente dell’Associazione “Marco Mascagna”.
Con la sua pacata fermezza ha vinto battaglie per la salute e l’ambiente in diversi luoghi della citta’ di Napoli.
Ho avuto personalmente la fortuna di affiancarlo spesso o meglio ancora trovarlo al mio fianco almeno a partire dal 1982, anno in cui da studente alle superiori fui eletto a rappresentare tutto l’Istituto per un progetto di educazione ambientale innovativo per quegli anni e che vedeva lui educatore esterno alla guida.
Per tutti gli amici di vita e di battaglie presenti al suo gremito e sereno funerale è risultato evidente il peso che ora assume questa sua prima e tristemente ultima opera letteraria.
Un testamento non autobiografico, ma per tutti e non solo per chi lo ha conosciuto bene ma anche per chi abbraccerà questo testo all’oscuro di tutto, sarà evidente che si tratta solo di un espediente la scelta narrativa adottata. L’opera comunica con chiarezza un potente e personale vissuto innalzato fin dalle prime soluzioni narrative in un pretesto molto concreto per presentarci una potente e contaminata visione della vita. Un’opera che merita una grandissima diffusione soprattutto nelle scuole in questo tempo.
In “Come la luce dell’Alba” quindi il tratto autobiografico e la finzione del romanzo si presentano in un’interessantissima miscela. La storia, ambientata esattamente 50 anni fa, parla con forza al nostro tempo anche se il contesto locale e nazionale descritto con precisione ci riporta a quegli anni come un esperienza profondamente immersiva. Il romanzo avvincente con una densa struttura che incuriosisce ed emoziona fino alle ultime pagine grazie anche ad un parterre di personaggi per niente banali risulta come già dicevamo al contempo quasi un compendio, applicato al nostro territorio, dei contenuti dell’enciclica “ Laudato Si’” di Papa Francesco. L’autore affida molto della sua esperienza di vita a diversi personaggi immaginari e non solo al protagonista.

In una Chiesa ancorata a vecchie logiche di potere a braccetto con la DC, nei mesi del referendum per il divorzio, durante la crisi petrolifera e la caduta di Franco in Spagna quasi per inerzia, siamo a cavallo tra ’73 e ’74, Sergio, un giovane prete agostiniano colto e coraggioso, compie una piccola rivoluzione collettiva ed infine profondamente personale in una sconosciuta periferia di Napoli occidentale. La storia infatti è ambientata nel quartiere di Pianura che in quegli anni, ma per certi versi ancora adesso, si caratterizza per la ruralità.
I mostri da combattere fin da subito sono tanti, una Camorra a braccetto con una pessima borghesia e tollerata nei fatti anche dai governanti della città, pronta a sventrare per sempre quel territorio scacciando i suoi indifesi ospiti contadini, il vero presidio della bellezza di quel territorio oltre ad una piccola comunità ancora più debole; un tema nel tema sulle tolleranze e la conoscenza ed il rispetto dell’altro. Si aggiungono, seguendo la narrazione, il tema dell’ignavia che a volte si sviluppa in buona fede ma può creare danni irreparabili, quello del dogma della Chiesa che non aiuta l’applicazione della vera parola del Cristo oltre ad un tema scabroso trattato con molta sensibilità e saggezza dall’autore.
Sullo sfondo della vicenda che si dipana in pochi mesi sentiamo sempre il respiro della natura e le sue stagioni ancora ben definite in quei tempi con un autunno avvolgente, un inverno cupissimo e piovoso ed una primavera che stenta ad arrivare ma che esploderà con tutto il suo Amore nel finale.
L’effetto devastante alla base del racconto, personalmente l’ho potuto osservare direttamente sul luogo nell’immediato post-terremoto. In quella fase l’argine sul dilagare della speculazione edilizia che i protagonisti della storia difendevano insieme a WWF e Italia Nostra con un Antonio Iannello, unico omaggiato con una sua presenza reale oltre al Sindaco dell’epoca, ed una Coldiretti ed il Partito Comunista soggetti che risultavano ancora un riferimento utile, si ruppe quasi definitivamente.
Oggi non è tutto perduto a ben vedere qualche brano di quella ruralità di qualità resiste ancora e va fortemente tutelato.
Il libro è edito da La Valle del Tempo, Napoli.
Guido Liotti

Guido Liotti è nato e vive a Napoli. Educatore ambientale e facilitatore di processi partecipati da anni impegnato sul tema della valorizzazione dei paesaggi urbani, prima con il WWF Italia e diversi enti pubblici ed in seguito con l’associazione Lo Sguardo che Trasforma. curando, in veste di regista, attore e autore, eventi riferibili al genere Teatro di paesaggio.Nel 2004 ha contribuito all’adesione della citta’ di Napoli in delega del Sindaco agli Aalborg Commitements per l’aggiornamento della Carta di Aalborg per le Citta’ Europee Sostenibili e partecipate. Ha curato due edizioni del Concorso Nazionale di Progettazione Partecipata e Comunicativa INU WWF e ANCI e la Campagna Educativa del Ministero dell’Ambiente per Le Citta’ Sostenibili a misura di Bambine e di Bambini. Dal 2005 al 2009 ha ideato e gestito lo Sportello Informativo e Partecipativo del Parco Regionale Metropolitano delle Colline di Napoli e ha contribuito alla costituzione del Coordinamento Scale di Napoli, del Comitato il Bosco e la Duna per la tutela della Foresta di Cuma e l’avvio del Quartiere Intelligente a Montesanto. Di recente ha partecipato in qualità di facilitatore ai lavori degli Stati Generali del Turismo Sostenibile di Pietrarsa a cura del MIBAC e fa parte del comitato dei 100 di Green Italia.

