Ricordo di Mauro Giancaspro nell’anniversario della scomparsa, di Giuliana Leone

Quando l’amica Bianca Miraglia del Giudice mi ha chiesto se volessi scrivere un breve ricordo di Mauro Giancaspro in occasione dell’anniversario della scomparsa, ho prontamente accolto l’invito: tante sono le immagini che mi sono immediatamente affiorate alla mente, inevitabilmente congiunte all’opera amorevole a lungo prestata per i papiri ercolanesi da Mauro Giancaspro nelle sue funzioni di Direttore della Biblioteca Nazionale ‘Vittorio Emanuele III’ di Napoli, dove i preziosi rotoli sono conservati, ma anche indissolubilmente legate al mio indimenticabile Maestro Marcello Gigante, che dei papiri ercolanesi è stato definito “il Signore” indiscusso. 

Di Gigante, scomparso il 23 novembre del 2001, lo stesso Giancaspro ha scritto un commosso ricordo nel volume Contributi alla Storia della Officina dei Papiri Ercolanesi, 3, pubblicato nel 2003 a cura dell’amico Mario Capasso, per un beffardo destino anch’egli sottratto alla vita alla fine del 2023. Proprio con Mario Capasso Giancaspro, laureatosi in Lettere classiche, ricordava di avere condiviso «con trasporto» – cito le sue parole –, nel 1969, la frequenza delle affascinanti lezioni di Gigante nelle aule dell’Università di Napoli in via Mezzocannone 16: queste lezioni segnarono – come lo stesso Giancaspro riconosceva – «il nostro primo approccio con la figura e l’opera di Filodemo di Gadara» e con le «sensazionali acquisizioni consentite dalle scoperte sul circolo epicureo di Ercolano che lo studio dei papiri svolti aveva avviato». 

Il rapporto con Gigante aveva conosciuto una nuova fase a partire dal 1995, quando Giancaspro, dopo una brillante carriera di funzionario nella biblioteca Universitaria di Napoli prima e poi nella Biblioteca di Cosenza, era arrivato alla Direzione della Biblioteca Nazionale di Napoli: Gigante, che nel 1969 aveva fondato il Centro Internazionale per lo Studio dei Papiri Ercolanesi – oggi a lui intitolato –, «da professore, il primo professore dell’Università, era diventato . . . un amico, premuroso e, all’occorrenza, severo nella cogestione del patrimonio dei papiri». Giancaspro ricordava che da allora il suo rapporto con Gigante fu «sempre intenso e coinvolgente, di grande intesa, non priva di momenti di contraddittorio, anche vivace»: infatti, non potevano non scontrarsi, da un lato, lo studioso appassionato che desiderava aprire al mondo la conoscenza dei papiri ercolanesi, scavalcando in qualche modo regole che frenavano, o quanto meno ritardavano, il progresso degli studi, e, dall’altro, il conservatore fedele al proprio spirito di servizio e suo malgrado vincolato dalle pastoie della burocrazia ministeriale, il quale lucidamente avvertiva «quanto sia coinvolgente e impegnativa la responsabilità enorme di essere custode di una importantissima memoria storica unica al mondo, come quella di antichi manoscritti e soprattutto dei papiri», in cui egli riconosceva «forse la più preziosa, importante e, perché no, emozionante» delle tante inestimabili collezioni della Biblioteca Nazionale. 

Io stessa ricordo bene come Gigante trovasse incomprensibili e irritanti gli indugi che Giancaspro inizialmente oppose al suo progetto di portare nell’Officina dei Papiri Ercolanesi una équipe americana della Brigham Young University di Provo, nello Utah, per applicare ai papiri ercolanesi la tecnica di riproduzione multispettrale digitale già sperimentata sui papiri carbonizzati di Petra. Infatti, dopo i primi esperimenti effettuati con successo nel marzo 1999, su sollecitazione di Gigante era stata predisposta una bozza di convenzione tra la Biblioteca Nazionale di Napoli e la Brigham Young University, che prevedeva l’applicazione della nuova tecnologia all’intera collezione ercolanese: tuttavia, nel 2000 l’équipe americana fu costretta a rimanere inattiva a Napoli per alcuni mesi a causa di vari problemi burocratici, e solo la nota tenacia di Marcello Gigante, unita allo spirito di fattiva collaborazione e alla pari determinazione di Mauro Giancaspro di risolvere quei problemi ineludibili, permise di arrivare, finalmente, alla firma della convenzione, che portò alla piena realizzazione del progetto nel 2002. Purtroppo, Gigante, scomparso da pochi mesi, non potette vederne la conclusione: ma, come ricordava ancora Giancaspro, «in qualche modo abbiamo aggirato la malevolenza del destino, nel presentare in biblioteca l’ultima realizzazione del processo di digitalizzazione lo stesso giorno in cui si è svolta la cerimonia di intitolazione … della nostra Officina dei Papiri» a Marcello Gigante. Era il 7 giugno 2002: si realizzava così una promessa che lo stesso Mauro Giancaspro aveva formulato con slancio all’indomani della morte di Gigante, raccogliendo il consenso unanime della comunità scientifica internazionale.

Da quel giorno, Mauro Giancaspro ha continuato a prodigarsi con energia e convinzione nel sostenere e spesso ospitare nelle più belle sale della Biblioteca Nazionale le iniziative promosse dal Centro Internazionale per lo Studio dei Papiri Ercolanesi ‘Marcello Gigante’, di cui faceva parte, a favore della valorizzazione e della fruizione della collezione ercolanese. Posso ricordare, tra le sue innumerevoli presentazioni o partecipazioni a eventi di rilievo, quella tenuta in occasione della prima proiezione del video Salvata dalla cenere, sulla biblioteca della Villa dei Papiri, tenuta nell’ottobre 2003 presso la Biblioteca Nazionale e ancora nel febbraio 2004 presso la Villa Ruggiero di Ercolano, nonché, nel gennaio del 2006, la presentazione del Catalogo Multimediale dei Papiri Ercolanesi Chartes, a cura di Gianluca Del Mastro, per il quale nutriva un particolare affetto; fu inoltre Giancaspro, come membro del Comitato scientifico, ad accompagnare a Madrid nel 2013, in occasione della grande mostra “Villa dei Papiri” ivi curata da Carlos García Gual e Nicola Oddati, cinque papiri ercolanesi destinati all’esposizione, tra cui, per la prima volta, un preziosissimo papiro della Retorica di Filodemo, il cosiddetto ‘papiro lungo’, l’unico che vanta una  lunghezza  di  circa tre metri.

Ma, soprattutto, Giancaspro ha avuto un ruolo di primo piano nel proseguire la strada aperta da Gigante verso la sperimentazione di nuove tecnologie applicate ai papiri ercolanesi, sia pure con le necessarie assicurazioni e cautele per la sicurezza dei materiali: penso alle immagini RTI dei nostri papiri realizzate nel 2014 da Kathryn Piquette in collaborazione con l’Università di Colonia; o, ancora, all’applicazione della tomografia a contrasto di fase su tre papiri ercolanesi conservati in Officina a Napoli, presso il Sincrotrone Europeo di Grenoble, nel febbraio 2016 – Giancaspro era da poco in quiescenza, ma era stato lui ad avviare e seguire la lunga procedura burocratica che aveva permesso il trasporto e l’esposizione ai raggi dei fragili papiri –. Sotto la sua Direzione, inoltre, negli anni 2010-2012 era stato avviato dalla Biblioteca Nazionale il progetto di digitalizzazione e di messa online dei preziosi disegni sette-ottocenteschi dei papiri ercolanesi custoditi in Officina insieme agli originali.

La cura e la preoccupazione di Mauro Giancaspro per i papiri ercolanesi non vennero meno dopo la fine del suo mandato di Direttore della Biblioteca Nazionale: nel 2022 egli unì la sua voce autorevole a quella di molti cittadini e degli stessi dipendenti della Biblioteca contro la proposta dell’allora Ministro della Cultura Franceschini di spostare la Biblioteca Nazionale a Palazzo Fuga, facendo presenti, tra i vari elementi a sfavore, proprio i rischi rovinosi di un trasloco di massa dei fragili papiri. 

Mi sia consentito, infine, un breve ricordo personale legato alla pubblicazione nel 2012 della mia edizione critica del II libro Sulla natura di Epicuro, restituito dai soli papiri ercolanesi: grande fu la soddisfazione allora espressa da Mauro Giancaspro, che pubblicamente, nel corso di un Consiglio del Centro tenutosi presso la Direzione in Biblioteca, elogiò il mio lavoro con parole che mi sono rimaste nel cuore. Grazie per questo e per tutto, Direttore. 

Giuliana Leone

Professore Ordinario di Papirologia

Università degli Studi di Napoli Federico II

Centro Internazionale per lo Studio dei Papiri Ercolanesi ‘Marcello Gigante’