La bibliotecaria scolastica svolge un ruolo fondamentale nella vita degli studenti, offrendo loro un accesso a un mondo di informazioni e conoscenze. In questa intervista a Zaira Sonna, cercheremo di scoprire cosa rende questo lavoro così speciale e quali sono le sfide che le bibliotecarie e i bibliotecari scolastici devono affrontare quotidianamente.
Lei è una bibliotecaria scolastica da molti anni (…). Cosa le piace di più del suo lavoro?
In realtà non sono così tanti gli anni da bibliotecaria scolastica (quattro a settembre), ma sono tanti anni che lavoro a contatto con le scuole. Il mio lavoro è bellissimo perché è spesso vario e creativo e mi permette di essere una sorta di mediatrice tra i libri e tutti gli utenti della biblioteca scolastica, che non sono solo gli studenti, ma anche tutto il personale docente e non docente. Una specie di “ponte” che cerca di facilitare il contatto tra il patrimonio bibliografico/multimediale e tutte le variegate esigenze e richieste (consapevoli e non) degli utenti.
Cosa significa essere bibliotecaria scolastica a Bolzano?
Essere bibliotecaria scolastica a Bolzano è una gran fortuna, perché, a differenza dal resto d’Italia, solo qui questa figura professionale è riconosciuta e inquadrata a livello legislativo grazie alla Legge Provinciale del 1990 e al successivo regolamento del 1992, che disciplinano le biblioteche scolastiche e il ruolo del bibliotecario qualificato che vi lavora.

Quali sono le sfide più grandi che deve affrontare come bibliotecaria scolastica?
Ogni giorno ho in mente una lista di cose da fare, ma, quasi sempre, i miei programmi sono costretti a cambiare rapidamente per far fronte alle esigenze, alle richieste e agli imprevisti della scuola. La sfida con cui fare i conti quotidianamente è dunque riuscire a essere estremamente flessibili!
Quali consigli darebbe a uno studente che vuole diventare bibliotecario scolastico?
Se uno studente volesse diventare bibliotecario scolastico consiglierei di leggere molto e cercare qualcuno con cui condividere la passione per la lettura per potersi confrontare sulle riflessioni e i pensieri che i libri suscitano e stimolano. Proporrei anche di trascorrere del tempo in biblioteca ad aiutarmi in piccole attività legate alla gestione pratica. Ho avuto modo di essere affiancata per dei brevi periodi da alcuni studenti/studentesse delle superiori e ho notato che, stando a stretto contatto con i libri, tutti si incuriosiscono ed esprimono una maggiore attenzione e apertura nei confronti del mondo della biblioteca.
Una cosa divertente che non farà mai più (in biblioteca)?
Per gli alunni delle prime classi della scuola superiore, organizzo sempre a inizio anno scolastico un’attività pratica di “primo approccio” alla biblioteca scolastica. A ogni studente viene proposto di scegliere tra numerosissimi oggetti-simbolo, quello che più associa al suo rapporto con la lettura. Tra tutti gli oggetti esposti c’è anche un vero mattone. Un ragazzo lo aveva scelto raccontando che per lui la lettura è pesante, è un “mattone”… purtroppo il mattone è caduto per una distrazione tra gli alunni… fortunatamente non ci sono stati gravi danni! In realtà credo di riproporre nuovamente l’attività, magari utilizzando un mattoncino!
Qual è il libro che le ha cambiato la vita?
Questa domanda è per me difficile: non credo di avere un libro preciso, penso che per natura i libri siano plurali e che quindi ce ne siano tantissimi che mi abbiano aiutato nella mia crescita personale o che siano stati input importante per riflessioni e confronti con altre persone con cui condivido la passione della lettura. Se però devo proprio sceglierne uno direi la saga di Harry Potter, semplicemente perché è geniale.
Qual è il genere letterario che preferisce?
Mi piacciono molto i romanzi di formazione e leggo sempre volentieri dei romanzi gialli.
Qual è il suo autore preferito?
Non credo di avere un autore preferito, ne ho vari e sono soprattutto autrici. Di scrittori italiani mi piacciono molto Viola Ardone, Donatella Di Pietrantonio, Marco Balzano; come autori stranieri Valérie Perrin, J. K. Rowling e Agatha Christie.
Qual è il libro che consiglia più spesso agli studenti?
In realtà ogni studente cerca un libro diverso: alcuni, pochi, arrivano già con un titolo preciso, altri hanno in mente un genere ben definito e altri ancora chiedono semplicemente qualcosa di breve. È sempre importante chiacchierare un po’ con i ragazzi/le ragazze per capire i loro interessi, le loro curiosità e magari anche le esperienze di lettura precedenti (sia positive, sia negative), in modo da cercare di suggerire il libro che potrebbe essere “l’incontro migliore” per loro.
Qual è la cosa più strana che è mai successa in biblioteca?
Quando ci sono le udienze generali la biblioteca viene utilizzata da alcuni docenti per ricevere i genitori. È capitato che mi scambiassero per una docente e volessero fare udienza con me.
Qual è il suo ricordo preferito da bibliotecaria scolastica?
Di questi quattro anni trascorsi da bibliotecaria scolastica presso l’IISS Claudia de’ Medici di Bolzano ho molti ricordi positivi. È sempre bellissimo quando ritorna un utente della biblioteca (sia studente, sia docente o personale non docente) raccontandomi che il libro gli/le è piaciuto moltissimo e vuole prenderne in prestito un altro.
Dallo scorso anno la biblioteca scolastica aderisce alla “Giornata di letture #multilingual” e, con un gruppo di nostri studenti di madrelingua diversa dall’italiano, abbiamo proposto ai bambini della scuola primaria e dell’infanzia delle letture in numerose lingue straniere. Vedere questi ragazzi impegnati e tanto coinvolti nel trasmettere le storie nella loro madrelingua è stato emozionante.

C’è qualcosa che vorrebbe aggiungere?
Auguro a tutti di trovare il libro giusto al momento giusto!
E per salutarci e augurarci buona estate, le chiedo di segnalare alle lettrici e ai lettori de Il Randagio, 3 libri da non perdere per l’estate 2024… L’estate è il momento ideale per scoprire nuovi autori e nuove storie!
Segnalo volentieri l’ultimo libro di Donatella Di Pietrantonio, L’età fragile, che ha appena vinto il Premio Strega Giovani 2024 ed è nella sestina tra i candidati dello Strega che verrà assegnato a luglio. Consiglio anche l’ultimo libro di Viola Ardone, Grande meraviglia, per chi è interessato a immergersi nel mondo degli ospedali psichiatrici, il “mezzomondo”. Non può poi mancare un libro di Agatha Christie!
Rita Mele

Zaira Sonna: per molti anni ha lavorato come mediatrice museale a contatto con le scuole, famiglie e altri pubblici del Museo Archeologico dell’Alto Adige. Dal 2020 è bibliotecaria scolastica presso l’Istituto di istruzione secondaria secondo grado “Claudia de’ Medici” di Bolzano. Dal 2023 conduce il Gruppo di Lettura e Dialogo “Bibliociurma” presso la biblioteca pubblica centro di sistema “don Bosco” di Laives. Ha tre figli, un marito e tanti amici con cui condivide la passione per la lettura.

Rita Mele: barese, ma da molti anni vive a Bolzano. Giornalista, giurista, formatrice, psicologa, insegnante di yoga. Progetti per il futuro: ballare

