
Ciao bambini e bambine! Ci chiamiamo Diego e Margherita e siamo dei super amanti degli animali. Un pomeriggio, mentre curiosavamo tra gli scaffali della biblioteca in cerca di libri sulla fauna terrestre è successa una cosa pazzesca: un tipo piuttosto bizzarro sentendoci esprimere il desiderio di fare quattro chiacchiere con gli animali, si è presentato dicendo:
“Sono il professor Cosmo Mundis e posso aiutarvi: di recente ho inventato il “Versoconver”. Si tratta di un computer in grado di convertire i versi degli animali in parole comprensibili dagli umani. Basta scegliere con quale animale parlare cliccando nel database. Al cospetto dell’animale scelto occorre accendere il microfono ed è fatta: i versi di qualunque animale non saranno più un mistero! “.

Ci ha spiegato poi, che gli animali comprendono le parole degli umani da sempre. Il professor Mundis ci sembrava un tipo con qualche rotella fuori posto, ma alla fine abbiamo voluto sperimentare quell’incredibile invenzione e…non ci crederete: funziona!
Vi raccontiamo l’intervista al Signor Lupo!
D: «Ehm… Margherita, hai preso la lista delle domande? E le istruzioni del Versoconver, te le ricordi?»
M: « Certo! Non ti preoccupare, mi sembri un po’ agitato…stai tranquillo, vedrai andrà tutto bene.»
D: « Sì hai ragione, è che non vedo l’ora scoprire cosa ha da dire il Signor Lupo»
M: «Anch’io. Abbiamo avuto proprio una bella idea Diego: conoscere la vita degli animali attraverso le parole dei diretti interessati sarà un’esperienza fantastica!»
D: « Speriamo che il Signor Lupo sia della stessa opinione…sai com’è…»
M: « Non crederai alla favola del lupo cattivo? Vedrai che il Signor Lupo sarà felice di dire la sua in proposito. Ora concentriamoci, siamo arrivati alla sua tana…proviamo a chiamarlo: Signor Lupooo!

S.L: «Chi mi chiama? Oh ma che sorpresa, due cuccioli umani che parlano il lupese! Che cosa desiderate?»
D:« Che accoglienza gentile, non ce l’aspettavamo… saremmo venuti ad intervistarla, se non la disturbiamo…»
S.L.: «Macché disturbo, accomodatevi. Forza, che volevate sapere da me?»
D: « Ecco…saprebbe dirci perché le persone temono i lupi più degli altri animali?»
S.L: « La risposta è semplice: perché per secoli gli esseri umani hanno mantenuto la paura del “lupo cattivo” attraverso storie, filastrocche, favole e persino cartoni animati»
M.:« Infatti! In Cappuccetto Rosso e nella fiaba I tre porcellini si sente parlare di un grosso lupo cattivo che divora la nonna e un lupo terrificante che abbatte una casa di paglia per divorare vivi i porcellini. Quindi non c’è nulla di vero?»

S.L.: «Oh… se è per questo esistono anche racconti tradizionali; storie orribili in cui l’eroe dà la caccia a lupi mannari che mangiano uomini nelle notti di luna piena. Ma noi non siamo malvagi, la verità è un’altra: il lupo ha bisogno di mangiare come tutti gli altri e non può certo andare a compare il cibo al supermercato, così caccia pecore, capre, facili prede, che sono spesso proprietà degli umani, da qui la nostra brutta fama. E vi dirò di più: al contrario di ciò che si pensa, i lupi non attaccano gli umani a meno che non si sentano minacciati.
D.:« Quindi, siete buoni?»
S.L.:«Mah… né buoni, né cattivi, assecondiamo la nostra natura. Vi dirò una cosa: nei tempi passati i lupi e i primi umani giocavano nella stessa squadra: si aiutavano per ottenere cibo, trovare fonti di gioco e quindi condividere il bottino della caccia. Poi gli esseri umani hanno pensato di essere i migliori; di essere unici…»
M.: «Già…beh, ci dispiace… c’è qualcosa che possiamo fare?»
S.L.:« Beh, ce ne sarebbero molte, ma quello che potreste fare qui e adesso è consigliarmi qualche libro che ha per protagonista il lupo.»

D.:«Certo! Potremmo consigliarle: Una zuppa di sasso di Vaugelade Anais (Babalibri), un libro davvero commovente, che racconta una storia di amicizia, centrata sulla lotta ai pregiudizi.
Racconta di un lupo che si reca a casa della gallina e le chiede di poter entrare, detta così, ci si può aspettare il peggio, invece il finale è una vera sorpresa.

Poi Lupo & Lupetto di Nadine Brun-Cosme, Olivier Tallec (Clichy), un libro che introduce il concetto di fratellanza e che parla di Lupo che vive tutto solo sotto il suo alberello. Ma un giorno Lupetto arriva e si piazza da lui, non è una situazione facile da accettare, in seguito scoprirà quanto è bello trascorrere le giornate in compagnia.
S.L.: «Grazie mille! Siete stati gentilissimi, tornate a trovarmi, mi raccomando!»
D e M:«Grazie a lei, dell’ospitalità!».
Cinzia Milite

