

















IL RICORDO È ANCHE DOLORE E NOSTALGIA di Giovanni Ruggiero [Caposervizio FotoIT]
Immaginiamo di volare sulle ali di un grande uccello come quelli che vivono nel mito. La Terra, sotto di noi lontana, gira immemore su se stessa ed intorno al sole. Le città non si distinguono. Forse appena appena le più grandi, ma di New York non si scorgono i grattacieli e di Dorotea non vedi i suoi quattro verdi canali che l’attraversano e la dividono in nove quartieri. Tocca allora spingere l’uccello della nostra fantasia a scendere sempre più in basso. Si lascia andare in picchiata, poi volteggia leggero. Eccole, allora, distintamente le città, e poi i quartieri, gli isolati e infine le case di cui l’uccello con le sue piume sfiora i tetti. Le città – spiegò Italo Calvino – sono un insieme di tante cose: di memorie, di desideri, di segni di un linguaggio, e sono luoghi di scambio, non soltanto di merci, ma scambi di parole, di ricordi. Di tutto questo sono fatte le case che non dicono del loro passato, ma lo contengono, come le linee di una mano.
Le città sono racchiuse nelle proprie case, nel proprio trascorso: è questo il senso dell’opera di Francesco Soranno, realizzata leggendo negli oggetti quotidiani queste città non riconoscibili, invisibili e inventate. Soltanto nove delle città che Marco Polo narrò all’Imperatore dei Tartari Kublai Kan sono però visibili nella casa di Francesco Soranno che ne fa una narrazione domestica, servendosi della fotografia. Ecco i libri letti nel tempo, da quando l’intelletto gli consentiva di leggere agevolmente di Pinocchio, fino a quando la maturità e una maggior saggezza lo hanno portato a Seneca, conducendolo anche per la Strada di Swann. Questi libri dalla copertina sbiadita – è da chiedersi – sono presi dalla sua libreria o provengono dalla biblioteca della città di Ipazia, i cui scaffali crollano sotto il peso delle pergamene e dove un adolescente dagli occhi inebetiti fuma oppio dalla sua pipa? Soranno stila un inventario di sé. Un desiderio di fissare il passato, quello che è stato. In altri termini, desiderio di definire e di rendere, a chi volesse mostrarsi Imperatore dei Tartari disponibile all’ascolto, la sua casa/città/mondo ed il suo passato. «Nel periodo della pandemia – ha spiegato – essendo costretti a stare chiusi in casa e a riguardare in noi stessi nel nostro tempo, nel nostro passato, nel bagaglio che ci siamo portati dietro da una vita, ho messo insieme una serie di ricordi di quello che è stato il mio tempo, nel corso della mia esistenza.»
Ed eccoli in questa mostra. Li ha materializzati fotografandoli in modo scientifico, asettico, spietato: i libri che ha letto, i sassi raccolti in vari luoghi, le piante che lo appassionano, i giocattoli della sua infanzia. Soranno fa un’opera di catalogazione/conservazione con lo stesso meccanismo utilizzato da Calvino che raccontava di avere tante cartelle per vari argomenti: una per gli animali, una per i personaggi storici, un’altra ancora per le città immaginarie fuori dal tempo e dallo spazio e così via. Cartelle in cui uno dopo l’altro aggiungeva manoscritti, note e semplici appunti che andava scrivendo sull’argomento. Soranno, da fotografo, questi appunti li ha fatti con la macchina fotografica. «Un giorno – dice – mi sono accorto che nelle sue città immaginarie ritrovavo alcuni miei pezzi di passato, in alcune sue fantasticherie ho trovato pezzi di vita della mia storia, una sorta di identificazione più o meno combaciante.» Si accorge infine di averne abbastanza di appunti fotografici ed esattamente come Calvino decide: «Quando una cartella inizia a riempirsi di fogli, comincio a pensare a un libro.»
Non è così semplice come potrebbe sembrare, perché il ricordo è anche dolore e nostalgia. Le fotografie di Francesco Soranno, come Le città invisibili di Calvino sono l’opera di un uomo anziano che ha visto passare la vita, prendendo a prestito le parole che Pasolini utilizzò presentando il lavoro dello scrittore. Queste immagini coniugate con le parole di Calvino, così proposte, ricche di senso, dicono appunto dell’esperienza di chi ha visto passare tutta la possibile vita, la vita del cosmo.

Mi sono occupato di informatica e comunicazione e da qualche anno ho ripreso a fotografare, una passione ereditata da mio padre: da piccolo, alla domenica, mi portava in canna sulla sua bicicletta, facevamo lunghi giri per le strade di periferia di Taranto, la mia città natale, portava a tracolla con preziosa attenzione un misterioso e complicato attrezzo, una Contina della Zeiss, ogni tanto si fermava, osservava a lungo misteriosi e invisibili orizzonti, come rapito da pensieri distanti, poi lo vedevo armeggiare con pazienza su rotelle e ghiere, infilava lo sguardo nel mirino e scattava senza fretta, abbozzando un lieve sorriso ed ora, che mio padre non c’è più, mi emoziona sempre guardare “misteriosi ed invisibili orizzonti”.
Sono stato viaggiatore da sempre, per necessità e per diletto, amo osservare il mondo nelle sue molteplici pieghe, mi incuriosiscono le infinite dimensioni del tempo e la fotografia mi consente di scoprirne, senza fretta e con senso estetico, i suoi infiniti spazi e percorsi, alla perenne “ricerca del tempo perduto”, credo intimamente e fermamente che “la bellezza ci salverà”.
fondatore e Presidente di “Flegrea PHOTO associazione”, attualmente Delegato Regione Campania di “FIAF Federazione Italiana Associazioni Fotografiche”
principali lavori e attività
2023 | ITALO CALVINO centenario della nascita, MEMORIE FLUTTUANTI | MAV di Ercolano
2022 | CAPRI cromie | ricerca fotografica sulle infinite tonalità di luce che avvolgono l’“isola azzurra”
2021 | RIPENSIAMO LE PERIFERIE | in Giuria Concorso a cura di Ordine Architetti PPC Napoli
2021 | AD alfabeto donna | Napoli PAN Palazzo delle Arti | mostra fotografica con pitture di Elisabetta Biondi
2020 | INCUBO PLASTICA | mostra solo virtuale a causa della pandemia | personale fotografica
2020 | CORONAVIRUS memorie | mostra solo virtuale a causa della pandemia | personale fotografica
2019 | IL RUMORE DEL SILENZIO | Napoli evento contro la violenza di genere | ideatore e organizzatore
2019 | FOTOGRAFARE IL MANN TUTTO L’ANNO | Flegrea PHOTO associazione | ideatore e organizzatore
2019 | L’ORIGINE | NAPOLI Complesso Museale San Severo al Pendino | personale fotografica
2019 | 71° CONGRESSO NAZIONALE FIAF | MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli | coordinatore
2018 | PARETE BIANCA | Ercolano Scuderie Villa Favorita | presentazione libro “NAPOLI resistenze”
2018 | PHOTO FACTORY laboratorio fotografico | Flegrea PHOTO associazione | docente
2017 | NAPOLI resistenze | Napoli PAN Palazzo delle Arti | personale fotografica
2017 | CORSO SPERIMENTALE DI FOTOGRAFIA | Pozzuoli Carcere Femminile | docente
2017 | SIBYLLA il mistero della vergine oscura | Napoli Stazione di Montesanto | personale fotografica
2017 | SOS PARTENOPE 100 artisti per libro città | NAPOLI Castel dell’Ovo | mostra collettiva
2016 | STUDIO DALISI | Napoli | una esperienza di vita nella sua casa-laboratorio
2016 | SIBYLLA il mistero della vergine oscura | Napoli Castel dell’Ovo | immagini del mito flegreo
2016 | FOTOGRAFIA: PARLIAMONE AL PAN | ciclo di dibattiti con Fabio Donato e altri ospiti fotografi
2016 | IMPROBABILI INCONTRI | Napoli PAN Palazzo delle Arti | fotografie di una storia inverosimile
2015 | FOTOGRAFARE IL MANN | Napoli Museo Archeologico Nazionale | laboratorio fotografico
2015 | IL GIARDINO DELLE MAGIE | Napoli Mostra d’Oltremare | fotografie in un giardino zen
2015 | PREMIO CAMPI FLEGREI III ed | membro Giuria Concorso con Antonio Biasiucci presidente
2015 | RADICI | Napoli SabinAlbano Gallery | personale fotografica dedicata alla terra delle origini
2014 | CONTAMINAZIONI aria acqua terra fuoco | ricerca fotografica e mostra sui “quattro elementi”
2014 | IL BELLO E IL BRUTTO DELLA TERRA DEI FUOCHI | membro Giuria Concorso
2014 | PIENA DI COLORE di Kiha Moore | Napoli PAN Palazzo delle Arti | curatore mostra fotografica
2013 | PREMIO CAMPI FLEGREI II ed | membro Giuria Concorso con Fabio Donato presidente
2013 | LAND ART CAMPI FLEGREI | Napoli Cratere Astroni | shooting + laboratorio fotografico
2013 | PERCORSI DI VITA | Casina Vanvitelliana Fusaro (NA) | mostra fotografica collettiva
2012 | PREMIO FOTOGRAFICO CAMPI FLEGREI Ied | in Giuria Concorso con Mimmo Jodice presidente
2012 | FLEGREA DESIGN | Casina Vanvitelliana Fusaro (NA) | mostra fotografica collettiva sul design
2012 | Flegrea PHOTO associazione | fondatore
contact | www.francescosoranno.it | francesco.soranno@flegreaphoto.it | +39 3357106976
